La diretta partecipazione all'adempimento di alcuni doveri è la base per usufruire pienamente dei propri diritti.
L'impegno personale ai doveri è un segno di rispetto verso la comunità sociale ed i servizi usufruiti da tutti i cittadini.
Ottemperare ad un dovere vuol dire migliorare la qualità delle prestazioni erogate da parte della propria Azienda Ospedaliera.
La qualità e l'adeguatezza dell'assistenzaOgni cittadino/a malato ha diritto:
- a una diagnosi accurata e coscienziosa e ad usufruire di un'assistenza sanitaria tempestiva e qualificata, senza essere fatto oggetto di forme di discriminazione o di clientelismo;
- ad essere assegnato al reparto giusto; ad essere ricoverato in stanza riservata in caso di malattie gravi o contagiose; ad avere, in ogni posto letto, campanelli di allarme funzionanti e a ricevere sollecita risposta alle chiamate;
- a ricevere le terapie e la somministrazione dei farmaci prescritti, agli orari stabiliti e senza interruzione, anche nei periodi festivi e notturni;
- ad avere un'assistenza medica e infermieristica adeguata per numero di operatori, per la loro professionalità, e per la loro disponibilità e cortesia;
- alla consulenza dei membri dell'équipe medica, coordinata al suo interno, che svolga periodiche riunioni per la valutazione delle condizioni dei degenti e curi la consegna tra un turno e l'altro;
- alla visita del proprio medico di famiglia e ad essere da lui seguito per tutta la degenza tramite il contatto e la collaborazione con i medici ospedalieri.
- a dimissioni ospedaliere che siano disposte dagli stessi medici che lo hanno seguito fin dal ricovero, con adeguata comunicazione al medico di base.
L'eliminazione degli sprechi di tempo e di denaroOgni cittadino/a malato ha diritto:
- a non fare lunghe file di attesa per le prenotazioni, per il pagamento dei ticket e per gli altri adempimenti burocratici connessi alle prestazioni sanitarie;
- ad essere trattato come utente pagante, senza essere costretto a chiedere favoritismi per ottenere migliori prestazioni;
- al controllo dei sistemi di accettazione e delle liste di attesa, per visite, esami e ricoveri, negli ospedali pubblici e convenzionati, per evitare forme di clientelismo o discriminazione;
- a non dover ricorrere all'assistenza integrativa, a pagamento, nelle ore diurne o notturne, tramite badanti o altro personale estraneo;
- ad effettuare esami e accertamenti e ricevere i relativi esiti, in breve tempo ed evitando il rischio di scambi di persone nella consegna dei referti;
Il rispetto della dignità e dei diritti della persona Ogni cittadino/a malato ha diritto:
- a conservare il proprio nome e cognome in ospedale, eliminando la prassi, anche se ora meno diffusa, di essere chiamato con il «tu», oppure col nome della malattia, con il numero del letto o con diminutivi e vezzeggiativi impropri;
- al rispetto della propria dignità, intimità, pudore e riservatezza;
- ad essere trattato con cortesia e umanità, senza fretta e senza arroganza;
- alla segretezza sul motivo del ricovero o della visita e sulle dichiarazioni rese agli operatori sanitari e alla segretezza della propria cartella clinica nei confronti di persone estranee;
- a mantenere il proprio vestiario e a non usare il pigiama, se non quando sia strettamente necessario;
- ad essere ricoverato in stanze, con massimo due letti, dotate degli arredi necessari, con bagni provvisti di tutti gli accessori indispensabili, compresi gli ausili per disabili, e di una chiusura con l'indicazione di "libero" e "occupato";
- a poter disporre, nelle sale di degenza, di tende o di paraventi per garantire la privacy ogni volta se ne presenti la necessità;
- ad avere riconosciuta una effettiva parità, indipendentemente dalle differenze di sesso, età, cultura, lingua, religione, nazionalità o condizioni sociali;
- al rispetto per la propria fede e alla possibilità di una assistenza religiosa, qualora essa venga richiesta;
La protezione dei soggetti deboli Ogni cittadino/a malato ha diritto:
- se anziano non autosufficiente, ad una assistenza sanitaria adeguata alle sue necessità e all'aiuto necessario per quanto concerne il mangiare, l'igiene personale, le necessità corporali, la deambulazione, ecc.;
- se handicappato, a veder riconosciuti i propri diritti alla cura e alla riabilitazione e alla possibilità di usufruire di sedie a rotelle o di altri ausili per gli spostamenti;
- se malato terminale, ad essere curato e assistito con tutte le cure del caso, specie contro il dolore, senza accanimento terapeutico, favorendo, quando sia possibile, il rientro al domicilio con una assistenza domiciliare integrata;
- se con disturbi mentali, al rispetto della sua dignità, alla libertà di scelta del luogo di cura e del terapeuta, alla libertà di movimento e di relazione, quando non sia sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio;
- se emodializzato, ad essere curato in reparti adeguati da parte di personale appositamente formato; a cure domiciliari gratuite e ad essere messo in contatto con centri di trapianto regionali e nazionali;
- se alcolista, ad avere una assistenza adeguata, senza discriminazioni, e con le informazioni necessarie per mettersi in contatto con i servizi territoriali e con le organizzazioni di auto aiuto;
- se malato di AIDS, ad essere curato secondo le necessità, in strutture e servizi dotati di personale specializzato;
- se tossicodipendente, alla possibilità di essere ricoverato per terapie disintossicanti e di essere seguito dai servizi territoriali al fine di favorire scelte consapevoli di liberazione dalla dipendenza dalle droghe;
L'informazioneOgni cittadino/a malato ha diritto:
- ad avere informazioni corrette, chiare ed esaustive sulla diagnosi e sulla terapia della propria malattia, sulla durata delle cure e sui possibili disagi e pericoli connessi;
- a dare la propria autorizzazione alle sperimentazioni relative ai farmaci e alle terapie solo dopo una informazione accurata ed esauriente;
- ad avere a disposizione una cartella clinica, chiara e leggibile, contenente tutte le informazioni indispensabili sulla sua malattia e sulle cure praticate, e a poterne ottenere copia subito dopo le dimissioni;
- a fornire informazioni agli operatori circa la propria malattia, mettendo in evidenza i sintomi e fornendo indicazioni utili alla diagnosi e alle cure;
- ad avere informazioni sulle strutture ospedaliere e sui servizi sanitari ai quali è costretto a rivolgersi e sulla loro accessibilità;
- a poter identificare il personale attraverso cartellini di riconoscimento, leggibili, con fotografia, e con l'indicazione del nome, cognome e qualifica;
- a conoscere gli onorari dei medici ospedalieri che svolgono attività interna libero- professionale;
La salvaguardia dei ritmi della vita quotidiana Ogni cittadino/a malato ha diritto:
- al rispetto dei ritmi e degli orari della vita quotidiana, come gli orari di sveglia, dei pasti, delle relazioni sociali, dello svago, ecc.;
- ad avere a disposizione sale di incontro e di ricreazione;
- a non essere costretto a rimanere a letto, o nella sala di degenza, senza giustificato motivo;
- a orari di visita adeguati anche alle esigenze familiari e di lavoro;
- ad avere la disponibilità di telefoni e a poter usufruire di un servizio di segretariato per l'espletamento di pratiche personali urgenti;
- ad avere sale di attesa per i parenti e gli amici dei ricoverati o per coloro che sono in attesa di visite, esami, terapie, ecc.;
- ad una adeguata presenza di servizi quali: barbiere e parrucchiera, spaccio di prodotti indispensabili, bar, giornalaio-libreria;
Il comfort Ogni cittadino/a malato ha diritto:
- a vedere rispettate le elementari norme igieniche nelle sale di degenza, nei luoghi di soggiorno, nei bagni e nelle docce;
- trascorrere la propria degenza ospedaliera in ambienti in cui sia possibile rispettare la dignità e la riservatezza della persona. Non quindi in corsie affollate, oppure sistemato in brandine o in barelle, ma in stanze con numero limitato di letti e fornite di arredamento funzionale e confortevole;
- ad avere una nutrizione variata, di buona qualità, igienicamente sicura e adeguata alle proprie condizioni di salute;
La tutela dei diritti Ogni cittadino/a malato ha diritto:
- a vedere riconosciuto il danno subito e ad ottenere il risarcimento senza lunghe attese e costose procedure;
- ad avere propri rappresentanti in ospedale (es. centri per i diritti del malato) e ad essere tutelati nei confronti del personale e della amministrazione;
- ad avere l'assistenza necessaria in caso di sciopero, se degente, e ad un avviso preventivo in caso di rinvio di visite, esami o terapie;
La tutela del partoOgni donna partoriente ha diritto:
- alla riservatezza e al riconoscimento della propria dignità;
- a vivere il parto come un evento fisiologico e non patologico;
- ad usufruire di tecniche di parto aggiornate e agli esami ecografici necessari nel periodo di gravidanza;
- a fruire della presenza, al momento del parto e durante la degenza, di una persona di sua fiducia;
- ad avere con sé il suo bambino sin dal momento della nascita;